Il Raccoglitore, ossia Archivj di viaggi, di filosofia [&c.] (compilato per D. Bertolotti)., Volume 24

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Page 255 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti, e intenerisce il core lo dì ch'han detto ai dolci amici addio; e che lo nuovo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si muore.
Page 157 - ... che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi? Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce umana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi: e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.
Page 164 - Questo arde, e di suo stato è incerto». Per alti monti e per selve aspre trovo qualche riposo: ogni abitato loco è nemico mortai de gli occhi miei. A ciascun passo nasce un penser novo de la mia donna, che sovente in gioco gira '1 tormento eh...
Page 265 - Certo non si scotea si forte Délo, Pria che Latona in lei facesse il nido A parlorir li due occhi del cielo.
Page 171 - C' hanno posto nel fango ogni lor cura. Ed ora il morir mio che si t' annoia, Ti farebbe allegrar, se tu sentissi La millesima parte di mia gioia. Cosi parlava; e gli occhi ave...
Page 158 - Arno; Cercando or questa ed or quell altra parte, Non è stata mia vita altro ch' affanno. Mortai bellezza, atti, e parole m' hanno Tutta ingombrata 1
Page 265 - Metti ben addentro alla mente la grande idea della Natura ; e alla vista di questo suo grande ministro che altamente seduto sul trono della luce distribuisce e vibra in tutta la creazione il moto e la vita, ti sentirai compreso di giocondissima meraviglia. E allora farai un riso di compassione sull...
Page 161 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...
Page 159 - Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udìenzia insieme a le dolenti mie parole estreme.
Page 265 - Dante si alzò eminente sopra tutt' i poeti quando in un solo verso racchiuse la più magnifica lode di che mai possa esaltare il sole l'imaginazione, cantando: Lo ministro maggior della Natura. Metti ben addentro alla mente la grande idea della Natura ; e alla vista di questo suo grande ministro che altamente seduto sul trono della luce distribuisce e vibra in tutta la creazione il moto e la vita, ti sentirai compreso di giocondissima...

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