AVVERTIMENTO PREMESSO ALLA PRIMA EDIZIONE [1844]. Delle tante edizioni che si hanno della Gerusalemme Liberata due massimamente sono oggi reputate eccellenti: la Mantovana del 1584 diretta da Scipione Gonzaga, e nel 1824 riprodotta con molta diligenza e discernimento dal meritissimo editore Giuseppe Molini; e la Bodoniana del 1794. Il Gonzaga, letterato di un raro criterio e intimo amico al Poeta, condusse la sua edizione sopra una copia per lui stesso levata con tutta fedeltà dall' ultimo manoscritto del Tasso, e secondo alcuni sull'autografo medesimo ch' egli ebbe presso di se. Il Serassi, cui si deve la Bodoniana, trasse la sua lezione dal confronto lungamente studiato delle migliori stampe, e da alcuni manoscritti in che per avventura s' imbattè, e da' quali rilevò un gran numero di varianti che non si riscontrano in nessuna delle edizioni precedenti. È noto del resto che il Tasso tornò più volte, nè sempre con l'anima tranquilla, sulla sua Gerusalemme, che talora alcuna cosa gli spiacque, e cambiò; poi non contento, fece altrimenti ; e non pure una volta avvenne che, riprovata ogni mutazione, restituisse il modo primiero. Quindi le varie lezioni di quel Poema. Il quale volendo io ora stampare, ho creduto non poter far di meglio che attenermi generalmente ad una delle sopra descritte edizioni, che per buoni rispetti è stata la Bodoniana, e nelle notabili differenze di essa dalla Mantovana seguir quella delle due lezioni che ne paresse migliore, dando luogo alla posposta tra le varianti in fondo al volume. Oltre queste diligenze nella parte più importante del lavoro, ho voluto, per comodo dei giovanetti, che la mia edizione fosse accompagnata da un seguito di Note storiche, che ho fatto a bella posta compilare dal ch. sig. Pietro Fraticelli, e che la precedesse un Discorso di Ugo Foscolo sulla Gerusalemme del Tasso, dettato originalmente in inglese, e ora a mia richiesta reso italiano dal valentissimo e cortese sig. F.-D. Guerrazzi. Se le gentili e discrete persone giudicheranno non aver io fatto cosa del tutto vana, mi stimerò compensato abbastanza d'ogni mia fatica. F. LE MONNIER. |