L'età precorse e la speranza, e presti X Lui nella riva d' Adige produsse y e Ꮓ LX. Allor (neppur tre lustri a avea forniti) a t Bertoldo Marchese d'Este, e Sofia figlia del duca di Zeringia. pria per prima. * dalla mammella, dal petto di sua madre. y Matilda d' Este, chiamata la Contessa d'Italia, se ne parla anche nel Canto XVII. z volse volle. per con ella, in grazia della rima, per con lei. invaghi, innamorò. e la tromba, cioè, la santa spedizione della Crociata. d Lustro, lo spazio di cinque anni-forniti per finiti. l'Egeo, l' Arcipélago f ben degna d'esser imitata da qualche suo illustre discendente. e h Tre anni son ch'è in guerra, e intempestiva i Passati i cavalieri, in mostra viene Ma cinquemila Stefano d' Ambuosa, m h k n Intempestiva, fuor di tempo. piuma, per pelo. 1 Tolosa, città della Linguadocca. fanti, infanteria. 1al disagio, alla fatica-tolleranti, pazienti. m Ambuosa, Amboise, città della Fr. nel Turenese. -Blesse e Turs, Blois e Tours, città della Fr. "Adduce da addurre, menare. Impeto fan, ecc. cioè, cominciano a battersi con gran furore, ma poi di leggier, facilmente e ben presto si raffredda il loro ardore. 9 LXIII. Alcasto il terzo vien, qual" presso a Tebe Che'l ferro uso a far solchi, e franger glebe, LXIV. Vedi appresso spiegar l' alto vessillo" P Qual già Capanéo, simile all' antico Capaneo, capitano Greco all'assedio di Tebe insieme con Polinice. Di costui finsero i Poeti che fosse fulminato da Giove per averlo schernito, vantandosi di voler prender Tebe a dispetto di lui. Elvezi, così detti gli Svizzeri. dagli alpini castelli, dalla cima delle Alpi. a far solchi, ad arar la glebe, a romper le zolle di terra. per rivolgere, cambiare r terra, a franger volte da volgere pe "L'alto vessillo, la principal bandiera con le chiavi di San Pietro, cioè, le armi pontificie. * doni, gente a piedi. 3 lieto, giojoso. sortillo, lo elesse. aa prisco, antico. LXV. Ma già tutte le squadre eran con bella Mostra passate, e l' ultima fu questa ; Quando Goffredo i maggior duci appella, E la sua mente lor fa manifesta. b "Come appaja diman l'alba novella "Preparatevi dunque ed al viaggio, * LXVII. Perch' egli avea certe novelle intese, Che s'è d'Egitto il re già posto in via a Come appaja, ecc., subito che apparirà o spunterà il nuovo giorno domani. DVuo'. Il poeta usa costantemente questa voce per voglio, che secondo i Grammatici è un'abbreviazione di vuoi, seconda Persona. Oggi scrivesi vo' per voglio. Ma noi la lasceremo qui correre come si trova in tutte le antiche Edizioni ed anche nelle moderne più corrette, e siccome l'usarono a quei tempi tutt' i migliori Poeti. coste, esercito, armata. avvalora, incoraggisce. Buglion, Goffredo-tema, timore. e In verso Gaza, bello e forte arnese e Nè creder può che l' uomo a fiere imprese "Sovra una lieve saettía tragitto h LXIX. k "Ma perchè 'l Greco imperator fallace "Seco forse userà le solite arti, • Forte arnese da fronteggiare, da esser posto per difesa in fronte ai regni di Soria o Siria. Arnese è nome generico di tutte masserizie e materiali; qui per Fortezza. Ma d'averlo, ecc., ma sicuro di tro var in lui un fiero nemico. 8 Lieve saettìa, leggiera barca-tragitto, passaggio; cioè, vo' che tu passi nel territorio dei Greci. un giovane regal, Sveno principe di Danimarca, che fu sconfitto da Solimano con tutto il suo esercito mentre veniva ad unirsi a Goffredo, come si vedrà nel Canto VIII-invitto, intrepido, coraggioso. istuolo moltitudine, armata. * sottoposti al polo, cioè, settentrionali. |